martedì 18 dicembre 2007

A Castel Maggiore gran finale sotto la neve!

Che dire di questo evento? Ormai di resoconti di questa innevata domenica di fine 2007 è pieno il web. Anche le foto di questo post sono tutt'altro che inedite, visto che ciascuno dei protagoniti ritratti le ha postate sul proprio blog.

Posso solo dire che per quanto mi riguarda si è trattato di un bel modo per chiudere un 2007 podisticamente fantastico, innanzitutto per la compagnia: nella prima foto (prima della partenza) da sinistra Govotones, Pol, KK e, dopo il sottoscritto, Bellabigo; nella seconda foto (dopo l'arrivo) con noi, Ame e Chiara Wonder Woman rispettivamente secondo e terza da sinistra. Poi per l'esperienza più unica che rara di correre a zero gradi una mattina di inverno sotto una nevicata da film natalizio, con brindisi finale col vino di Govotones e Pol e la brazadela di Bigo, portando a casa un bel pacco gara di confezioni di squisita pasta all'uovo di vario tipo. Terzo perchè nonostante i due kili di peso recuperati a due settimane dalla maratona di Milano, la fase inoltrata di cene di Natale a base di fritti, pizze, birra e tutto il peggio si possa immaginare per un atleta serio, i pochi kilometri fatti negli ultimi giorni, il dolore al ginocchio destro e le condizioni climatiche proibitive, a causa di freddo, vento, la neve che scendeva dal cielo e quella sulla strada, sono riuscito a sfruttare l' "allenamento" di 42 kilometri di Milano per abbassare ulteriormente il mio personale nella mezza maratona di 1' 38'': tempo finale 1h 35' 09'' ovvero 4' 31'' al km.

Foto di anonimo con macchina digitale di Bellabigo

In calendario avevo anche la 10 km di Casalserugo del 26 dicembre, per festeggiare l'onomastico all'insegna del podismo e cercare di "rettificare" anche il personale sulla breve distanza, ma il mio ginocchio mi stà dicendo che probabilmente è meglio se mi fermo per qualche settimana e credo che infilerò le mie Nike Pegasus di nuovo, anche solo per una sgambata leggera solo nel prossimo anno! Per quest'anno può bastare...

Foto di anonimo con macchina digitale di Bellabigo


giovedì 13 dicembre 2007

The heat

Niente a che vedere con De Niro in versione gangster e Al Pacino in versione poliziotto ma qualcosa di molto più locale, molto meno esplosivo ma molto più agonistico.


Voci di corridoio (quello che collega l'ufficio informatico a quello Statistico) dicono che Bigoni valga già un tempo inferiore di almeno 10 minuti rispetto al personale e che Bonnini sia propenso a scegliere Treviso (30 marzo) come prossima maratona primaverile per evitare il duello spalla a spalla anzi spalla a fianco (vista la diversa altezza dei due podisti) con l'atleta ferrarese nella Maratona di Ferrara che si svolgerà l'8 marzo prossimo. A tali voci il runner padovano ha risposto che se sceglierà Treviso sarà ben lieto di potersi misurare con il più celebre e titolato collega in terra veneta.

martedì 11 dicembre 2007

Merry Christmas

Sono riuscito a trovare finalmente quella mezzoretta per "costruire" l'albero di Natale 2007, che poi è uguale identico a quello del 2006. Sono un pò tradizionalista e abitudinario su queste cose e cambio il meno possibile. Dalla foto sembrerebbe che l'albero sia dritto e la casa storta. In realtà è l'opposto!

Oltre all'albero "principale", quello sotto il quale Babbo Natale depositerà i doni che mi sarò meritato, "tradizionalmente" da un paio d'anni è entrato in casa mia anche un suo fratellino, perchè non si sa mai: se Babbo Natale non vede il primo può comunque depositare i regali vicino al secondo.




Piccolo giochetto di Natale. La seguente foto ritrare due colleghi: uno statistico italiano e uno statistico russo. Indovinate quale dei due è quello russo.

Foto di Antonella Peruffo

Ringrazio Antonella per la foto, Livio e Andrej per la posa e Alessandro per il navigatore satellitare che ci ha portato nella trattoria in cui è stata scattata la foto.

Infine una piccola simpatica storiella che è circolata via email in questi giorni, di cui ignoro l'autore, e che fornisce un interessante informazione che ignoravo.

Era un Natale difficile: le renne avevano la dissenteria e Babbo Natale aveva dovuto pulire tutta la stalla. Metà degli gnomi era a letto con l'inlfuenza e gli elfi erano in sciopero per solidarietà con i tacchini. Poi si era rotta la slitta e Babbo Natale si era appena maciullato un dito per aggiustarla, quando entra un angelo e dice: Auguri! Dove metto l'abete?! ....

Fu così che nacque la tradizione dell'angelo in cima all'albero di Natale!

Merry Christmas to everybody!!!


Stefano

lunedì 3 dicembre 2007

Domenica memorabile.Yasso ti amo!

Domenica 2 dicembre 2007: giornata magica che ricorderò a lungo!

Cominciamo dal giorno prima. Sabato pomeriggio Alessandro, Antonella, Livio e il sottoscritto partiamo in macchina da Abano (PD) destinazione Milano in cui il giorno dopo Alessandro ed io abbiamo in programma la partecipazione alla Milano City Marathon. Purtroppo il ritardo rispetto ai tempi previsti (una volta tanto non dipendente da me) mi impedisce di essere puntuale all'appuntamento in piazza Duomo con Manlio Gasparotto e la gente del suo blog e quindi di ricevere la canottiera ufficiale dei Gaspa-Rotti con cui avrei dovuto correre domenica. Penso tra me e me "cominciamo bene!". In realtà una divisa da gara l'avevo, però, oltre al dispiacere di non poter incontrare Manlio e gli altri, gran figura...! Pazienza. Mi scuserò e spero che Manlio capirà. Ritiriamo i pettorali e arrivano le sette di sera. Decidiamo di dirigerci verso l'ostello in cui abbiamo prenotato per dormire. Problema: l'ostello è in periferia, il traffico di Milano non è dei più scorrevoli e alle otto di sera la reception chiude. Nonostante tutto arriviamo alle 19.55 grazie al precisissimo navigatore satellitare di Alessandro e sul filo di lana riusciamo a ritirare la chiave della nostra camera. Ottimo: notte sotto un ponte scongiurata. La fortuna comincia a girare! Dopo una buona cena a base di bruschetta, pennette ai carciofi e dolce misto (mezza crostata di fragole e mezzo strudel di mele) tutti a nanna presto: riposare bene la notte prima di una maratona è fondamentale. Purtroppo in ogni situazione in cui tutto deve filare liscio c'è sempre qualcosa con cui non hai fatto i conti e nel nostro ostello le cose sono tre: festa musicale notturna, vicino di camera dinamico e col "piede pesante" e muri tutt'altro che insonorizzati. Comunque le mie tre ore di sonno dovrei essermele fatte e la mattina al risveglio (più difficile del solito nonostante l'adrenalina da gara imminente) decido che me le farò bastare. "Ci vuole ottimismo Bonny, prudenza ma ottimismo!", penso tra me e me. Fuori la temperatura è piuttosto rigida ed ecco il classico dubbio amletico pre-gara: come mi vestirò? Tuta maniche lunghe e pantaloni alla caviglia, maglietta a mezze maniche e pantaloni al ginocchio o canottiera e pantaloncini corti sgambati? Opto per il classico compromesso: maglietta mezze maniche sotto la canottiera e pantaloncini sgambati, soluzione un pò rischiosa perchè fa davvero tanto freddo e c'è il rischio di patire problemi muscolari all'inizio o di raffreddarsi troppo a gara inoltrata in caso di rallentamento o "svuotamento di energie". Non importa: ottimismo Bonny! Prendiamo la Metro per Piazza Castello e ne approfitto per fingere un allenamento mentale con ripasso della tattica di gara mentre in realtà recupero qualche minuto delle cinque ore di sonno perduto.



Foto di Antonella Peruffo



Piazza Castello, dieci minuti di riscaldamento, e mi infilo nelle "gabbie" di partenza. La tattica di gara è semplice: correre al ritmo di 5' al km e cercare di tenere più possibile questa andatura che mi garantirebbe un tempo finale di 3 ore e 30, cioè il mio obiettivo cronometrico del 2008: voglio vedere quanto sono lontano da questo obiettivo. Se non avessi fatto il test di Yasso qualche giorno fa avrei impostato un ritmo da 3 ore e 40 finali: il test mi aveva dato un responso di 3 e 28, "chiaramente" non attendibile ma sufficiente a giustificare il tentativo di tenere un ritmo da 5 al km, almeno all'inizio. Quindi è fondamentale riuscire a stare da subito insieme ai palloncini blu delle lepri delle 3 ore e 30 e cercare di seguirle finchè ne ho. Purtroppo però le lepri delle 3 ore e 30 nel punto in cui mi sono infilato in partenza manco le vedo e decido che correrò da solo, senza lepri, perchè cercare di raggiungerle in gara significherebbe spendere troppo all'inizio e rischiare di finire la benzina troppo presto. Prudenza, Bonny. Nella maratona è fondamentale!


Ore 9,30 pronti, via: si parte! Praticamente scatto e cerco di raggiungere subito le lepri delle 3 ore e 30: primo km in 4'52'', secondo km in 4'40'', terzo in 4'53'', quarto in 4'47'', ecco i palloncini blu, beccate le lepri delle 3 e 30: alla faccia della prudenza! Penso che forse ho esagerato partendo troppo forte. Di solito queste partenze a razzo le paghi prima o poi, perchè l'acido lattico accumulato in partenza poi si fa sentire e fa "scadere" la tua prestazione prima del previsto. Comunque ormai sono nel gruppo dei palloncini blu e decido di rimanerci finchè riesco, anzi se dovessi resistere fino al trentesimo kilometro e stare bene quasi quasi potrei allungare e tentare di scendere sotto le 3 e 30 come il test di Yasso dixit. Ottimismo Bonny! Si va bene l'ottimismo ma vedi di non esagerare. La prudenza è fondamentale. Mentre queste considerazioni vagano per la mia testa me ne stò buono buono al coperto, in mezzo al gruppo delle 3 e 30, circondato da palloncini blu con tutti i vantaggi del caso: non prendo freddo, non devo impostare il ritmo perchè basta rimanere nel gruppo che avanza all'andatura voluta, non devo spendere energie nervose perchè non ho la "respondabilità di fare il ritmo". Non salto nessun rifornimento e mi permetto il lusso ogni 5 kilometri di gustare, oltre agli integratori di sali anche qualche pezzetto di banana. Al quindicesimo kilometro ho un unconveniente nel rifornimento perchè uno scriteriato "compagno di viaggio" decide di tagliarmi la strada e di inchiodare all'improvviso per recuperare un bicchiere di the: bastava chiedere! Ad ogni modo la collisione è inevitabile e questo mi induce a prendere una decisione folle: quella di uscire dal gruppo dei palloncini blu e precederlo per evitare collisioni ai rifornimenti. Scalo posizioni su posizioni, supero l'ultimo dei palloncini blu e continuo ad avanzare imperterrito per guadagnare un pò di margine di sicurezza sul gruppo. In questo modo arrivo alla mezza maratona dopo 1h 43' 19'', avevo previsto di passare in 1h 45', "Troppo veloce Bonny, devi amministrare. ... Prudenza!". In quel momento sbucano dal pubblico Antonella e Livio che mi incitano a gran voce perchè la mia gara stà andando alla grande, il crono è migliore del previsto e allora penso "Benissimo Bonny. Passaggio perfetto... Ottimismo!". Continuo la mia gara ormai in solitaria ad un ritmo di poco inferiore ai 5' al kilometro finchè, dopo qualche kilometro mi giro e con sorpresa mi accorgo che sono spariti i palloncini blu. Mi emoziono un pò: "tranquillo Bonny, tranquillo, la gara è ancora lunga!".


Trentesimo kilometro: tempo totale 2h 27' 13''. Sono in anticipo di 3 minuti sulla tabella di marcia, considerando anche gli ultimi duecento metri di gara, se il ritmo è quello di 5' a km finisco in 3 ore e 28', come pronosticato dal test di Yasso! Ma la vera maratona si sa, comincia al trentesimo. Fino a quel momento la frequenza cardiaca, costantemente monitorata col cardiofrequenzimetro ad ogni kilometro dava esiti insperati, numeri migliori di quelli registrati a Riccione, quando conclusi in 3 ore e 50. Ma ecco all'improvviso scendere inesorabile un pò di pesantezza sulle gambe. Comincio a fare fatica ma tengo duro, forse troppo duro, e il mio bicipite femorale sinistro dà segni di ribellione e si indurisce un tantino. Cerco di rilassarmi, di ridurre la tensione muscolare, supero il momento delicato ma so che dovrò tenere controllata la situazione fino al traguardo e continuare a bere.
Trentacinquesimo kilometro: tempo totale 2h 52' 13''. Ho corso gli ultimi 5 km esattamente in 5' al km e sono sempre sotto di 3 minuti rispetto alla tabella delle 3 ore e mezza. Basta tenere Bonny. Ultimi sette kilometri. Trentaseiesimo kilometro in 5' 17''. Ecco lo sapevo: arriva il crollo. Reagisco. Trentasettesimo in 4' 56''. Bene: ci sono ancora. Trentottesimo: 5' 08''. Dai che ne mancano 4 ... ottimismo! Trentanovesimo: 5' 01''. Comincio a sentire l'adrenalina da arrivo. Quarantesimo: 4' 51''. E qui comincio a crederci veramente, mi emoziono un pò. Bonny, prudenza, finchè non sei al traguardo tutto può succedere, pensa al bicipite! Il traguardo è vicino. Entro nella zona affollata, il pubblico numeroso incita i maratoneti prossimi alla conclusione della loro fatica. Grandi, grazie, tutto molto bello! Penultimo kilometro in 5' 03''. Continuo. Mancano 1 km e duecento metri! Ultima curva...





Foto di Roberto Mandelli


Corro gli ultimi 1,2 kilometri in 6 minuti esatti: 5+1, preciso come un orologio svizzero! Tempo finale 3h 28' 24''! Personal Best! Magone! Mi godo quel minuto di emozione. Credici Bonny, l'hai fatto. Bravo!

Km: 10.000 tempo: 0:48:34 parziale: 0:48:34 media: 4'51" min/Km posiz. 1591
Km: 21.097 tempo: 1:43:19 parziale: 0:54:45 media: 4'56" min/Km posiz. 1635
Km: 30.000 tempo: 2:27:13 parziale: 0:43:53 media: 4'55" min/Km posiz. 1551
Km: 35.000 tempo: 2:52:13 parziale: 0:25:00 media: 5'00" min/Km posiz. 1518
Km: 42.195 tempo: 3:28:23 parziale: 0:36:09 media: 5'01" min/Km posiz. 1411


Meno di tre mesi fa non mi sembrava vero di aver corso una maratona in meno di 4 ore... Probabilmente per questo Antonella e Livio si presentano al traguardo muniti di video camera solo dopo 3 ore e 30 dalla partenza. Quando Bonny è già arrivato. Pazienza. C'è il video online dell'organizzazione:

Alessandro l'ha conclusa in 3 ore e 10. Grande! Bravo anche al kenyano dalla pelle bianca!

Giornata memorabile. Chiedo scusa a Mr. Yasso per aver dubitato del suo test. Chiedo scusa e ringrazio.


Foto di Antonella Peruffo

venerdì 30 novembre 2007

Da Riccione a Milano

Antivigilia della Milano City Marathon 2007. Domani si parte per la capitale lombarda, in piazza Duomo ritirerò pettorale e divisa da gara personalizzata della squadra dei Gaspa-Rotti, i frequentatori del blog del giornalista della Gazzetta dello Sport Manlio Gasparotto, guarda caso (come è piccolo il mondo) frequentatore della compagnia di amici di Ame in gioventù. L'adrenalina comincia a farsi sentire, anche se la stanchezza per il lavoro intenso di questi giorni, gli impegni vari quotidiani (negli ultimi giorni ho frequentato idraulici, elettricisti, elettrauto, e simili) e probabilmente un 2007 ricco di kilometri come mai era successo prima, stà affiorando sempre più.
Ebbene ricomincio da qui, dall'esperienza documentata in questo video, cioè dai 42,2 km dei campionati mondiali master di Riccione che ho corso a settembre e dalle 3 ore e 50 che rappresentano il mio "personal best" che cercherò di migliorare tra due giorni a Milano.

Ovviamente non posso non ringraziare gli amici Alessandro, Antonella e Livio, autori di questo video e compagni di allenamenti, viaggi e avventure varie, podistiche e non. Correre fino in fondo una maratona è già di per sè un'esperienza emozionante e fantastica, poter documentare la cosa attraverso un video è una fortuna che pochi possono permettersi. A Milano correrà anche Alessandro che si è allenato con puntigliosità ed impegno per abbattere il muro della 3 ore, anche se non lo ammette apertamente. Antonella e Livio hanno rimandato al 2008 il ritorno ufficiale all'agonismo.

Da quella proposta di partecipare alla Maratona di Milano da quella mia risposta "Milano non so...", condizionata anche dalle mie ginocchia dolenti e documentata nell'intervista post-gara nel finale del video, sono trascorsi due mesi e mezzo: ebbene quella riserva è stata sciolta e alle 9,30 di domenica mattina sarò anch'io tra i partenti in Piazza Castello...

giovedì 29 novembre 2007

L'autunno

Domenica scorsa, dopo un buon sonno riposante e una colazione sostanziosa, l'ultima prima dei tre giorni della settimana pre-maratona dedicati allo scarico di zuccheri (più faticosi di un lunghissimo!), mi sono guardato in Tv la maratona di Firenze: bella gara, non c'è che dire, anche se alla fine Caimmi e Di Cecco a forza di gareggiare uno contro l'altro hanno finito per penalizzarsi a vicenda. E poi via a correre intorno a Ferrara, classico giro esterno delle mura (poco meno di 11km) per l'ultimo allenamento ad andatura sostenuta prima di Milano: doveva essere una corsa media, cioè a 4'45'' al km, ma l'ho fatta diventare una corsa alternata, un km a 4'30'' e uno a 5', cioè il ritmo maratona (auspicato). Sensazioni contrastanti: muscoli ok ma un pò più di fatica del previsto.
Comunque ho rivissuto un pò le sensazioni di quando in gioventù, cioè nella mia gioventù precedente, dopo le tappe del tour de France o del giro d'Italia, partivo con la mia Bianchi (montain bike) a scalare le vette dei colli euganei: dalla teoria alla pratica, studiavo i campioni in tv e subito dopo mettevo in pratica! Ora si va a piedi, niente bici (anche perchè a Ferrara di vette da scalare non ce n'è nemmeno l'ombra), al posto di Pantani Caimmi e Di Cecco ma va bene lo stesso. L'importante è fare sport all'aria aperta, col cielo sopra di te e la natura intorno. Il verde dell'erba davvero mi dà sensazioni uniche. Certo non è come "guidare a fari spenti nella notte per vedere se poi è così difficile morire" ma sono comunque emozioni e dallo sport mi piace avere anche questo.
Tra l'altro, allergia da polline a parte, la primavera è forse la stagione che preferisco perchè quella in cui il verde smeraldo dei prati e dei boschi del nord italia si manifesta più rigoglioso che mai ma anche l'autunno ha il suo fascino. I colori dell'autunno sposati alla bellezza delle mura medievali di Ferrara sono davvero uno splendore e quando riesco a correre lungo il sentiero sterrato che circonda la città alla luce del giorno, cosa che purtroppo capita solo il sabato o la domenica mattina causa lavoro, mi godo lo spettacolo come se si trattasse di un'opera d'arte proveniente dalla mano di un artista ispirato.


D'altro canto l'autunno un pò crea malinconia, con le sue giornate corte, il cielo spesso grigio, la temperatura che scende e forse anche per questo mi piace. Forse sono strano ma in effetti la mia poesia preferita, e l'unica che la mia memoria poco spaziosa non abbia rimosso almeno in parte, non è proprio che sprizzi allegria. Si tratta della classica "Novembre" di Giovanni Pascoli, che ovviamente non posso non citare in questo blog, essendo, oltre che la mia preferita, l'unica che riesco a ricordare (Ungaretti escluso ovviamente):

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.

Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.


giovedì 15 novembre 2007

Test di Yasso



Finalmente l'ho fatto!

Da tempo avevo in mente di eseguire il test di Yasso, utile a sapere in anticipo il tempo finale di un maratoneta in una gara di 42,2 km di prossima esecuzione. Ebbene mancano poco più di due settimane alla Milano City Marathon, terza maratona che correrò quest'anno e sesta in assoluto nella mia (breve) vita podistica. Non che sia convinto che il test sia attendibile, ma considerato che qualcuno, il grande Orlando Pizzolato tra questi, sostiene che l'errore tra il tempo previsto e quello poi realizzato solitamente è molto ridotto, sono curioso di sperimentarne l'attendibilità su mè stesso. Per chi non lo sapesse il test consiste nel correre dieci ripetute di 800 mt in un certo tempo con recupero tra una prova e l'altra di 400 metri da correre nello stesso tempo (quindi a metà velocità). Cambiando l'unità di misura del tempo medio delle ripetute (da minuti in ore, da secondi in minuti) si ottiene il crono finale previsto per la gara. Quindi se ad esempio il tempo medio di percorrenza delle dieci frazioni è pari a 4 minuti e 15 secondi il tempo finale in maratona sarà di 4 ore e 15 minuti. Premesso che sono molto scettico, anche sul fatto che la differenza tra tempo previsto e tempo realizzato possa essere inferiore a 5 minuti (ma è "garantito" dall'ideatore, un certo Mr. Yasso, che l'errore è minore), ovviamente lo spirito scientifico che mi contraddistingue e il mio "amore" per i numeri (faccio lo statistico di professione) non può che spingermi a verificare di persona il funzionamento del test. Quale occasione migliore della Milano City Marathon che correrò il prossimo 2 dicembre!

Per la cronaca ieri sera ho sfidato il gelo siberiano di Ferrara per condurre in pista il test di Yasso. Il responso è già un piccolo segnale a sfavore della attendibilità del test: 3 ore e 28 minuti! Questo significa che dovrei migliorare il mio personale (3 ore e 50) ottenuto a Riccione in settembre di ben 22 minuti. Se consideriamo che ad aprile a Padova avevo migliorato già di 23 minuti (4 ore e 15 alla Maratona del Santo) e a settembre a Riccione di altri 25, sarebbe un altro bel balzo in avanti...Magari!!! Tranquillo Bellabigo: ci proverò ma non credo che eguaglierò il tuo personale!

Stefano

mercoledì 14 novembre 2007

Foto

Eccomi qua. Ho aperto anch'io il mio blog personale.

Grazie a Bigo per la consulenza. Spero che ogni tanto qualcuno passi da queste parti, dia un occhiata ed esprima un parere. Per il momento inserisco l'unica immagine decente che ho in forma digitale, giusto per dare una faccia a quello che scrivo. Non è granchè nè il soggetto nè la qualità della foto ma giuro, sò essere più bello di così e ho delle foto migliori che lo testimoniano. Appena posso pubblicherò quelle.

Stefano