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giovedì 24 aprile 2008

Cassia Eller



Cássia Rejane Eller, grande musicista brasiliana nata a Rio de Janeiro nel 1962, visse però gran parte della sua adolescenza a Brasilia. Nel 1990 tornò a Rio e da quel momento la sua carriera musicale cominciò un ascesa velocissima. Il suo album più famoso rimane ACUSTICO MTV, una raccolta di successi cantati dal vivo, e i brani più famosi che ha portato al successo sono una cover di MALANDRAGEN, scritta originariamente da Cazuza, e SEGUNDO SOL. "Chissà se sono ancora una bambina" è la domanda che si fa Cassia Eller alla fine della sua canzone più famosa MALANDRAGEN ovvero Incoscienza. Una cantautrice- interprete considerata un mito in patria dove giovani e vecchi sanno a memoria le sue canzoni, mentre nella nostra piccola Italia è quasi sconosciuta. Normalissimo visto che anche in tutta Europa e negli Stati Uniti non esistono etichette che abbiano pubblicato Cassia Eller, una cantautrice che scrive dei testi bellissimi e inperpreta anche canzoni altrui con un'energia straordinaria, portando spesso al successo brani che erano passati pressochè inosservati quando interpretati dagli autori originali.

Cassia è famosa per aver cantato (sempre con grandi risultati) brani di tutti i generi musicali e in particolare per aver saputo fondere rock e musica popolare brasiliana, oltre che per la sua voce rauca e profonda, unica al mondo.

Cassia Eller è anche una delle più note artiste lesbiche brasiliane avendo sempre dichiarato apertamente la propria omosessualità.

Morì il 29 dicembre 2001 dopo un ricovero d'urgenza in ospedale in seguito ad uno stato di delirio e vaneggiamento durante il quale subì diversi attacchi di cuore. L'indagine della polizia sulle cause della morte concluse che non fù l'uso di droghe a causare il decesso, imputabile a problemi di natura cardiaca.
Quando morì Cassia Eller aveva 39 anni e lasciò un figlio giovanissimo che fu affidato alla sua partner.
Cassia Eller ha ancora un grande seguito in Brasile e la sua popolarità, dopo la sua prematura e sfortunata morte, ha continuato a crescere. Le sue canzoni continuano a essere trasmesse dalle più importanti radio brasiliane e i suoi dischi tra i più venduti nello stato sudamericano.
La mia canzone preferita di Cassia Eller è QUEREMOS SABER, scritta da Gilberto Gil, ministro della cultura del Brasile nel governo Lula, uno dei più grandi cantautori brasiliani che vide una delle sue canzoni meno di successo diventare un capolavoro, grazie all' interpretazione unica della mitica Cassia Eller.


venerdì 29 febbraio 2008

Play-list: Fartlek 1.

Fartlek è un termine svedese che significa "gioco di velocità" ed è una tipologia di allenamento che mette sotto sforzo principalmente il sistema aerobico. La differenza tra questo tipo di allenamento e l'allenamento continuo sta nel fatto che l'intensità o la velocità dell'esercizio varia, ciò significa che il sistema aerobico e anaerobico sono messi sotto sforzo alternativamente.
Esistono vari modi di applicare il fartlek per un podista, come quello di correre alternativamente un minuto veloce ed un minuto lento per tutta la durata dell'allenamento, oppure la cosiddetta piramide, cioè 1 minuto veloce e 1 lento, 2 minuti veloci e 2 lenti, 3 veloci e 3 lenti, 5 veloci, e poi di nuovo 3 lenti, 3 veloci, ecc. a scendere.
Un'altro modo è quello che adotto io, soprattutto all'inizio della preparazione, quando la condizione fisica non è granchè e serve qualche stimolo in più per superare la fatica dell'allenamento e la pigrizia che ti spinge a trovare scuse per evitare di sottoporsi all'ennesima faticaccia, e consiste nel correre con ipod e cuffiette e spararsi una play-list che alterni brani veloci a brani lenti. Anche per questo tipo di tecnica esistono varie modalità di esecuzione: a parte i gusti personali, la play-list può essere creata in funzione del ritmo delle canzoni, in modo che questo indichi al runner l'andatura da tenere (in termini di passi al minuto), oppure, come nel mio caso , in funzione delle sensazioni ed emozioni che un brano evoca nel corridore, spingendolo a correre più o meno velocemente. I sognatori come me correndo si immaginano di essere dentro un film, tipo "Momenti di gloria", di cui la colonna sonora è la play-list che stanno si fanno "trascinare" dai brani che inducono delle modifiche dell'equilibrio ormonale tali da spingerlo a correre più o meno velocemente.
Tra qualche settimana ricomincerò a correre e potrei presto ricorrere a qualche fartlek musicale.
Tenendo che i brani dispari corrispondono a tratti veloci, quelli pari a tratti lenti, questa è una delle mie play-list preferite:

1. Swan (ELISA)

2. Cardiologia (FRANCESCO DE GREGORI)

3. Gino a l'alfetta (DANIELE SILVESTRI)

4. Shape of my heart (STING)

5. Hands clean (ALANIS MORRISSETTE)

6. Todo amor que huve nessa vida (CASSIA ELLER)

7. Nato per me (LIGABUE)

8. Le mie parole (SAMUELE BERSANI)

9. I will follow (U2)

10. Ma quando dici amore (RON e ELISA)


Purtroppo la qualità di alcuni video non è il massimo e non rende l'idea del brano ma è il meglio che ho trovato sulla rete.

venerdì 8 febbraio 2008

Parole di Samuele Bersani

Incertezza politica, qualunquismo e incoerenza diffusi, il precariato del lavoro di docente, la passione per il running, il piacere di rallentare ogni tanto, di "assaporare" i momenti, le esperienze di vita ,...

"...

Io sono un portatore sano di sicuro precariato
e anche nel privato resto in prova
e ho un incarico a termine lo so
ma ho molta volontà, non c'è pericolo.

..."

(da Sicuro precariato di Samuele Bersani)


"...

Lo scrutatore non votante
è indifferente alla politica
Ci tiene assai a dire "ohissa!"
Ma poi non scende dalla macchina
È come un ateo praticante
Seduto in chiesa alla domenica
Si mette apposta un po in disparte
Per dissentire dalla predica

..."

(da Lo scrutatore non votante di Samuele Bersani)


"...

In mezzo a tanti partenti che sono "pronti partenza via"
mi son promesso anch' io di correre domenica
con canottiera acrilica e sciatalgia
La folla segue l'evento in strada ai lati o sopra il guard-rail
l'incitamento col megafono un po' scarico dà un' emozione che non ho provato mai
Conto le ambulanze che passano
chi si è immaginato al traguardo si è già spompato
Conto le auto in panne al semaforo
e le facce scure nei vetri di uno scortato
Mentalmente faccio un bel calcolo, si modifica lungo il percorso nel risultato
come un discorso improvvisato

..."

(da Il maratoneta di Samuele Bersani)


Dentro al replay
fra miliardi di altri ci sei
e non hai scia
luminosa d'auto
anche di periferia
come i sogni che farai
o prenderai a noleggio
quando ti addormenterai
con le scarpe sul letto

Dentro al replay
con la testa girata un po' in sù
da fotografia
ci sei anche tu prima di andare via
"se rimango ancora qui
è come se morissi
e guardandomi allo specchio
ad un tratto sparissi"

Cadono le stelle e sono cieco
e dove cadono non so
cercherò, proverò, davvero
ad avere sempre su di me il profumo delle mani
riuscire a fare sogni tridimensionali
non chiedere mai niente al mondo
ho solo te
come una cosa che non c'è
cercando dappertutto anche in me
ti vedo

Dentro al replay
per un attimo c'ero e anche lei
ma in quel momento
qualcosa ho cancellato
si è fermato il tempo, la sua regolarità
e come se morissi
è sparita anche la luna,
è cominciata l'eclissi

Cadono le stelle
allora è vero
e io non so se ci sarò
dove andrò
non lo so se lo merito o no
se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari
se troverò il coraggio ti telefono domani
e più sarò lontano e più sarò da te
dimenticato e muto
come uno che non c'è
tornerò, tornerò davvero
a sentire su di me profumo delle mani
di notte io farò sogni tridimensionali
senza chiedere mai niente al mondo
neanche a te
senza chiedermi perché
ti vedo dappertutto
anche in me
ti vedo

(Replay di Samuele Bersani)