venerdì 30 novembre 2007

Da Riccione a Milano

Antivigilia della Milano City Marathon 2007. Domani si parte per la capitale lombarda, in piazza Duomo ritirerò pettorale e divisa da gara personalizzata della squadra dei Gaspa-Rotti, i frequentatori del blog del giornalista della Gazzetta dello Sport Manlio Gasparotto, guarda caso (come è piccolo il mondo) frequentatore della compagnia di amici di Ame in gioventù. L'adrenalina comincia a farsi sentire, anche se la stanchezza per il lavoro intenso di questi giorni, gli impegni vari quotidiani (negli ultimi giorni ho frequentato idraulici, elettricisti, elettrauto, e simili) e probabilmente un 2007 ricco di kilometri come mai era successo prima, stà affiorando sempre più.
Ebbene ricomincio da qui, dall'esperienza documentata in questo video, cioè dai 42,2 km dei campionati mondiali master di Riccione che ho corso a settembre e dalle 3 ore e 50 che rappresentano il mio "personal best" che cercherò di migliorare tra due giorni a Milano.

Ovviamente non posso non ringraziare gli amici Alessandro, Antonella e Livio, autori di questo video e compagni di allenamenti, viaggi e avventure varie, podistiche e non. Correre fino in fondo una maratona è già di per sè un'esperienza emozionante e fantastica, poter documentare la cosa attraverso un video è una fortuna che pochi possono permettersi. A Milano correrà anche Alessandro che si è allenato con puntigliosità ed impegno per abbattere il muro della 3 ore, anche se non lo ammette apertamente. Antonella e Livio hanno rimandato al 2008 il ritorno ufficiale all'agonismo.

Da quella proposta di partecipare alla Maratona di Milano da quella mia risposta "Milano non so...", condizionata anche dalle mie ginocchia dolenti e documentata nell'intervista post-gara nel finale del video, sono trascorsi due mesi e mezzo: ebbene quella riserva è stata sciolta e alle 9,30 di domenica mattina sarò anch'io tra i partenti in Piazza Castello...

giovedì 29 novembre 2007

L'autunno

Domenica scorsa, dopo un buon sonno riposante e una colazione sostanziosa, l'ultima prima dei tre giorni della settimana pre-maratona dedicati allo scarico di zuccheri (più faticosi di un lunghissimo!), mi sono guardato in Tv la maratona di Firenze: bella gara, non c'è che dire, anche se alla fine Caimmi e Di Cecco a forza di gareggiare uno contro l'altro hanno finito per penalizzarsi a vicenda. E poi via a correre intorno a Ferrara, classico giro esterno delle mura (poco meno di 11km) per l'ultimo allenamento ad andatura sostenuta prima di Milano: doveva essere una corsa media, cioè a 4'45'' al km, ma l'ho fatta diventare una corsa alternata, un km a 4'30'' e uno a 5', cioè il ritmo maratona (auspicato). Sensazioni contrastanti: muscoli ok ma un pò più di fatica del previsto.
Comunque ho rivissuto un pò le sensazioni di quando in gioventù, cioè nella mia gioventù precedente, dopo le tappe del tour de France o del giro d'Italia, partivo con la mia Bianchi (montain bike) a scalare le vette dei colli euganei: dalla teoria alla pratica, studiavo i campioni in tv e subito dopo mettevo in pratica! Ora si va a piedi, niente bici (anche perchè a Ferrara di vette da scalare non ce n'è nemmeno l'ombra), al posto di Pantani Caimmi e Di Cecco ma va bene lo stesso. L'importante è fare sport all'aria aperta, col cielo sopra di te e la natura intorno. Il verde dell'erba davvero mi dà sensazioni uniche. Certo non è come "guidare a fari spenti nella notte per vedere se poi è così difficile morire" ma sono comunque emozioni e dallo sport mi piace avere anche questo.
Tra l'altro, allergia da polline a parte, la primavera è forse la stagione che preferisco perchè quella in cui il verde smeraldo dei prati e dei boschi del nord italia si manifesta più rigoglioso che mai ma anche l'autunno ha il suo fascino. I colori dell'autunno sposati alla bellezza delle mura medievali di Ferrara sono davvero uno splendore e quando riesco a correre lungo il sentiero sterrato che circonda la città alla luce del giorno, cosa che purtroppo capita solo il sabato o la domenica mattina causa lavoro, mi godo lo spettacolo come se si trattasse di un'opera d'arte proveniente dalla mano di un artista ispirato.


D'altro canto l'autunno un pò crea malinconia, con le sue giornate corte, il cielo spesso grigio, la temperatura che scende e forse anche per questo mi piace. Forse sono strano ma in effetti la mia poesia preferita, e l'unica che la mia memoria poco spaziosa non abbia rimosso almeno in parte, non è proprio che sprizzi allegria. Si tratta della classica "Novembre" di Giovanni Pascoli, che ovviamente non posso non citare in questo blog, essendo, oltre che la mia preferita, l'unica che riesco a ricordare (Ungaretti escluso ovviamente):

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.

Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.


giovedì 15 novembre 2007

Test di Yasso



Finalmente l'ho fatto!

Da tempo avevo in mente di eseguire il test di Yasso, utile a sapere in anticipo il tempo finale di un maratoneta in una gara di 42,2 km di prossima esecuzione. Ebbene mancano poco più di due settimane alla Milano City Marathon, terza maratona che correrò quest'anno e sesta in assoluto nella mia (breve) vita podistica. Non che sia convinto che il test sia attendibile, ma considerato che qualcuno, il grande Orlando Pizzolato tra questi, sostiene che l'errore tra il tempo previsto e quello poi realizzato solitamente è molto ridotto, sono curioso di sperimentarne l'attendibilità su mè stesso. Per chi non lo sapesse il test consiste nel correre dieci ripetute di 800 mt in un certo tempo con recupero tra una prova e l'altra di 400 metri da correre nello stesso tempo (quindi a metà velocità). Cambiando l'unità di misura del tempo medio delle ripetute (da minuti in ore, da secondi in minuti) si ottiene il crono finale previsto per la gara. Quindi se ad esempio il tempo medio di percorrenza delle dieci frazioni è pari a 4 minuti e 15 secondi il tempo finale in maratona sarà di 4 ore e 15 minuti. Premesso che sono molto scettico, anche sul fatto che la differenza tra tempo previsto e tempo realizzato possa essere inferiore a 5 minuti (ma è "garantito" dall'ideatore, un certo Mr. Yasso, che l'errore è minore), ovviamente lo spirito scientifico che mi contraddistingue e il mio "amore" per i numeri (faccio lo statistico di professione) non può che spingermi a verificare di persona il funzionamento del test. Quale occasione migliore della Milano City Marathon che correrò il prossimo 2 dicembre!

Per la cronaca ieri sera ho sfidato il gelo siberiano di Ferrara per condurre in pista il test di Yasso. Il responso è già un piccolo segnale a sfavore della attendibilità del test: 3 ore e 28 minuti! Questo significa che dovrei migliorare il mio personale (3 ore e 50) ottenuto a Riccione in settembre di ben 22 minuti. Se consideriamo che ad aprile a Padova avevo migliorato già di 23 minuti (4 ore e 15 alla Maratona del Santo) e a settembre a Riccione di altri 25, sarebbe un altro bel balzo in avanti...Magari!!! Tranquillo Bellabigo: ci proverò ma non credo che eguaglierò il tuo personale!

Stefano

mercoledì 14 novembre 2007

Foto

Eccomi qua. Ho aperto anch'io il mio blog personale.

Grazie a Bigo per la consulenza. Spero che ogni tanto qualcuno passi da queste parti, dia un occhiata ed esprima un parere. Per il momento inserisco l'unica immagine decente che ho in forma digitale, giusto per dare una faccia a quello che scrivo. Non è granchè nè il soggetto nè la qualità della foto ma giuro, sò essere più bello di così e ho delle foto migliori che lo testimoniano. Appena posso pubblicherò quelle.

Stefano