giovedì 29 novembre 2007

L'autunno

Domenica scorsa, dopo un buon sonno riposante e una colazione sostanziosa, l'ultima prima dei tre giorni della settimana pre-maratona dedicati allo scarico di zuccheri (più faticosi di un lunghissimo!), mi sono guardato in Tv la maratona di Firenze: bella gara, non c'è che dire, anche se alla fine Caimmi e Di Cecco a forza di gareggiare uno contro l'altro hanno finito per penalizzarsi a vicenda. E poi via a correre intorno a Ferrara, classico giro esterno delle mura (poco meno di 11km) per l'ultimo allenamento ad andatura sostenuta prima di Milano: doveva essere una corsa media, cioè a 4'45'' al km, ma l'ho fatta diventare una corsa alternata, un km a 4'30'' e uno a 5', cioè il ritmo maratona (auspicato). Sensazioni contrastanti: muscoli ok ma un pò più di fatica del previsto.
Comunque ho rivissuto un pò le sensazioni di quando in gioventù, cioè nella mia gioventù precedente, dopo le tappe del tour de France o del giro d'Italia, partivo con la mia Bianchi (montain bike) a scalare le vette dei colli euganei: dalla teoria alla pratica, studiavo i campioni in tv e subito dopo mettevo in pratica! Ora si va a piedi, niente bici (anche perchè a Ferrara di vette da scalare non ce n'è nemmeno l'ombra), al posto di Pantani Caimmi e Di Cecco ma va bene lo stesso. L'importante è fare sport all'aria aperta, col cielo sopra di te e la natura intorno. Il verde dell'erba davvero mi dà sensazioni uniche. Certo non è come "guidare a fari spenti nella notte per vedere se poi è così difficile morire" ma sono comunque emozioni e dallo sport mi piace avere anche questo.
Tra l'altro, allergia da polline a parte, la primavera è forse la stagione che preferisco perchè quella in cui il verde smeraldo dei prati e dei boschi del nord italia si manifesta più rigoglioso che mai ma anche l'autunno ha il suo fascino. I colori dell'autunno sposati alla bellezza delle mura medievali di Ferrara sono davvero uno splendore e quando riesco a correre lungo il sentiero sterrato che circonda la città alla luce del giorno, cosa che purtroppo capita solo il sabato o la domenica mattina causa lavoro, mi godo lo spettacolo come se si trattasse di un'opera d'arte proveniente dalla mano di un artista ispirato.


D'altro canto l'autunno un pò crea malinconia, con le sue giornate corte, il cielo spesso grigio, la temperatura che scende e forse anche per questo mi piace. Forse sono strano ma in effetti la mia poesia preferita, e l'unica che la mia memoria poco spaziosa non abbia rimosso almeno in parte, non è proprio che sprizzi allegria. Si tratta della classica "Novembre" di Giovanni Pascoli, che ovviamente non posso non citare in questo blog, essendo, oltre che la mia preferita, l'unica che riesco a ricordare (Ungaretti escluso ovviamente):

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.

Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.


2 commenti:

Ame ha detto...

ormai non sono sempre in minor numero quelli che si sottopongono alla dieta dissociata. Io non l'ho mai fatta mangio normalmente mentre il venerdì ed il sabato carico un po' più coi carboidrati soprattutto il pane e senza mangiar pasta perchè mangio qualche dolcetto ai quali non so rinunciare.Ovviamente dolci senza creme.Bella città Ferrara e correre fuori od all'interno delle mura cariche di storia deve essere davvero affascinante. Anche a me l'autunno e l'inverno mettono tristezza perchè odio le basse temperature!

Anonimo ha detto...

Splendido quadretto autunnale, la descrizione delle mura mi riporta con la mente alle sedute di allenamento e alle passeggiate tra i mille colori autunnali